Da anni, ormai, l'attuale Comitato Centrale sta lavorando per superare ogni angusta barriera di divisione (letteraria e scientifica), facendo cultura alta, intrattenimento e tragicomici fronti opposti delle prese di posizioni politiche per sperimentarsi in ogni forma possibile.

Senza lasciare nulla al di fuori, nulla di intentato. Le nostre e le vostre parole, questo costante esercizio di passione e curiosità, ed ogni momento d'insieme affinato e condiviso, è rappresentativo dell'intera Professione, nelle sue molteplici componenti, nelle sue voci e nelle sue istanze contraddittorie, in tutte le sue interne correnti, purché vitali. Sono la linfa del nostro pensiero. Abbiamo elaborato, scritto, codificato, raggiunto, ci siamo presi sul serio.
Su cosa focalizziamo, ora, la nostra attenzione. Abbiamo capito una cosa e cioè che è molto difficile trovare nel senso comune che la "comprensione
dell'altro" non consiste solo, né principalmente, nel "mettersi nelle sue scarpe" (empatia) quanto nella capacità di accettare l'altro "in quanto diverso da sé" (exotopia). Le nostre emozioni, le nostre abitudini di pensiero, la continua ricerca e contrattazione della nostra identità come parte fondamentale della dinamica interattiva, si realizza in un contesto sì tra pari, sì con obiettivi comuni, ma con la certezza che dobbiamo insieme lavorare per realizzare, attraverso le diverse competenze, lo stesso fine. Il documento d'indirizzo, siglato da me a nome anche delle nostre associazioni scientifiche, e da tutte le componenti dei medici e dei fisici per l'identificazione delle competenze dell'area radiologica, non è che il frutto di un lungo lavoro e della necessità di poter esplicitare con calma, con dignità e opportunità il nostro pensiero. Ciò ci è stato permesso dagli specialisti dell'area  radiologica con  i quali abbiamo condiviso il percorso che ci ha portato al documento, non scevro di difficoltà e di necessari chiarimenti, con la convinzione reciproca che saremmo arrivati all'obiettivo preposto che era quello di armonizzare in simbiosi le competenze necessarie all'interno delle fasi che compongono il processo radiologico. Riteniamo che quanto scaturito dal confronto sia davvero un punto di partenza, diverso da quanto fino ad ieri abituati o costretti ad ingoiare, pur in un momento di grande cambiamento nel mondo delle Professioni, sia in termini legislativi, sia in termini accademici. Il documento non poteva essere esaustivo di tutto lo scibile della professione e per questo identificarlo come linee d'indirizzo ci apre, affermando alcuni principi, ad ulteriori approfondimenti di nostro peculiare interesse.
La   dichiarazione congiunta, nella quale si esplicita la reciproca volontà di proseguire il rapporto collaborativo già avviato è il segno tangibile del cambiamento.
La   riflessione a cui vi rimandiamo sono nelle parole: processo; competenze  specifiche. L'uso di espressioni che tendono a professionalizzare e non a rendere gli uni ausiliari degli altri; autonomia e responsabilità  vere, in  un clima di  raffronto tra  professionisti, sia nello svolgimento delle procedure tecniche, sia nella elaborazione e archiviazione delle immagini, secondo oggettività scientifica. Al TSRM la responsabilità della valutazione tecnica dell'immagine prodotta, nonché della registrazione della dose soprattutto per le procedure svolte in autonomia. La non presenza del verbo "delegare" è stato, non solo un nostro preciso intendimento, ma anche una vera capacità di mediazione degli specialisti dell'area radiologica.
Ringrazio il Comitato Centrale per aver condiviso l'obiettivo raggiunto e in particolare i delegati presenti, insieme a me, ai numerosi incontri (Mario Coppeto, Massimiliano Sabatino) oltre al collega Alessandro Beux, la cui presenza è stata fondamentale per i vari collegamenti che tutta la linea di pensiero aveva con il nostro codice deontologico. Ringrazio altresì i Presidenti di tutte le nostre associazioni scientifiche che con grande spirito collaborativo hanno condiviso e, quindi, delegato a rappresentarli. La loro attività ci sarà utile per il prosieguo dei lavori in relazione alla preparazione di protocolli tecnici e sviluppo delle competenze richieste al TSRM.
Un ringraziamento a tutti coloro che hanno dato e continueranno a dare il loro contributo in maniera poco visibile ma efficace nel cambiamento auspicato.
Continuate a bussare alla nostra porta, vi aspettiamo.

 

Il Presidente

TSRM Giuseppe Dr. Brancate